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Piante officinali
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Fumaria

Fumaria capreolata L.

Sinonimi: Fumaria albiflora Hammar, Fumaria leonardii Sennen, Fumaria pallidiflora Jordan, Fumaria platycalyx Pomel, Fumaria speciosa Jordan,
Famiglia: Fumariaceae
Nome volgare: Fumaria bianca
Etimologia: Fumaria dal latino per il suo odore acre che libera quando la si rimuove o per il suo portamento che sembra un fumo sul suolo oppure secondo un agronomo francese del xvi secolo, Olivier de Serre, per il suo succo che fa lacrimare gli occhi come fosse fumo. Il nome specifico si richiama alle infiorescenze divise come corna.

Morfologia:
Pianta erbacea annuale, glabra a portamento rampante eretto, di colore verde chiaro o glauco, lattiginosa.
Fusto ramificato che raggiunge anche la misura di un metro e che si arrotola per sostenersi alle piante vicine.
Foglie: le basali a rosetta , alterne sul caule, bipennatosette a segmenti inciso-lobati, di colore verde-blu spesso con sfumature porpora.
Fiori ermafroditi, riuniti in numerosi elementi a formare infiorescenze racemose, hanno corolla di colore biancastro o crema e punta rosso-nerastra. 4 petali dei quali il superiore è compresso e quelli inferiori con bordo rivolto a verso l’alto. Sono lunghi 9-14 mm , portati da un picciolo che a maturità è ripiegato ad arco, bilabiati con sperone, a forma tubolare. Due sepali oblunghi, più o meno dentati, più larghi della corolla che raggiungono la metà della lunghezza della corolla stessa. Due stami trifidi.
Il frutto largo 2-4 mm è una siliqua liscia e sferica con due fossette alla sommità, contiene numerosi semi.

Distribuzione – Habitat – Fioritura

Pianta propria dell’ Europa occidentale e meridionale è distribuita ovunque nella regione mediterranea, vegeta nei campi orti e giardini, da 0 a 1000 m, nitrofila. Fiorisce da Marzo a Ottobre.

Proprietà ed usi:
Contiene gli stessi principi attivi della Fumaria officinalis e viene utilizzata agli stessi fini.

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Fumaria officinalis L.

Sinonimi: Fumaria pulchella Salisb., Fumaria tenuiflora (Fries) Fries, Fumaria media Loisel, Fumaria floribunda (Hammar) Schmalhausen, Fumaria wirtgenii Koch, Fumaria viciosoi Pau
Famiglia: Papaveraceae
Nome volgare: Fumosterno, Fumosa, Fumastrello, Chicchirichì
Etimologia: Il nome generico dal suo sapore di fumo ma anche dal suo colore grigiastro quasi evanescente che la fa somigliare al fumo. Soprattutto se vista da una certa distanza.

Morfologia:

Pianta erbacea annuale, con radice fittonante bianco-giallastra e con
fusto ramificato, sdraiato o ascendente, gracile di colore verdognolo spesso con sfumature porporine, alto 10-20 cm.
Foglie 2-3 pennatosette ( le incisioni raggiungono la nervatura principale e i segmenti che ne derivano, sono anch’essi incisi 1-2 volte), sono sottili, glauche, glabre e lungamente picciolate di colore che varia dal verde al porpora cupo.
Fiori raccolti in infiorescenze terminali racemose, opposte alle foglie, i racemi densi durante la fioritura si allargano durante la fruttificazione e sono formati normalmente da 20 o più fiori molto irregolari, di colore oscillante dal rosa al porporino, piccoli, allungati. Hanno 4 petali dei quali i due più interni sono oblunghi e saldati tra loro all’apice, quello esterno superiore è munito posteriormente di uno sperone e quello inferiore è semplice. 2 sepali dentati che cadono rapidamente, di forma variabile da tondeggiante a ovale- cuneiforme, più stretti della corolla.
Il frutto rotondeggiante, un poco schiacciato all’apice, con superficie verde e rugosetta, produce un singolo seme.

Distribuzione – Habitat – Fioritura

Distribuita ovunque nella regione mediterranea, in Italia è comune nei terreni coltivati e incolti aridi, tra le siepi, lungo i viottoli da 0 – a 700 m, dove fiorisce da Febbraio ad Aprile.

Proprietà e usi:

Contiene tannino, alcaloidi del gruppo della berberina e protopina, potassio, acido fumarico con proprietà depurative, detergenti, diuretiche, lassative, stomachiche e toniche.
Usata in passato per curare diverse forme morbose ma specialmente come lassativo, stimolante della secrezione biliare e protettore della vista.
A bassi dosaggi è stimolante su respirazione e circolazione , mentre ad alte dosi provoca la depressione di queste funzioni.
In cucina si usano i getti teneri cotti per minestre o zuppe, ma ha un sapore amarognolo, di fumo, per questa ragione e per i motivi anzidetti deve essere usata con molta parsimonia e cautela.

Curiosità:

Viene considerata in molti paesi del mondo, pianta che aiuta a diventare "centenari".
Il calendario repubblicano francese ( Calendrier de la République universelle et indivisibile) dedicava un giorno a questo fiore, infatti il 13 di Ventose,corrispondente al 3 di Marzo, era chiamato Fumeterre (che è il nome francese della Fumaria).